Promessa di matrimonioQuando si sente parlare di “promessa di matrimonio” è facile cadere in inganno. No, non si tratta delle dediche che gli sposi si scambiano di fronte all’altare, fase capace di commuovere tutti gli invitati. La promessa di matrimonio è una delle tante incombenze burocratiche che costellano il rito nuziale…ma può trasformarsi anche in un momento romantico!

Con “promessa di matrimonio” si indica quel momento formale in cui i futuri sposi si recano all’Ufficio di Stato Civile o Ufficio Matrimoni del proprio Comune di residenza, dichiarando ufficialmente a un funzionario incaricato l’intenzione di sposarsi. È perciò l’accordo che dà inizio all’iter delle pubblicazioni, nonché il primo passo verso il riconoscere legalmente la propria unione. Si tratta di una formalità, ma considerata la presa di coscienza simbolica che rappresenta per la coppia, non merita di essere trascurata.

Qualche informazione pratica: obblighi e documentazione

Partiamo con alcune prime considerazioni concrete, che però è bene ricordare: la promessa di matrimonio, come indicato nell’articolo 79 del Codice civile, non è un vincolo o un contratto tra i nubendi. Non obbliga i futuri sposi a sposarsi necessariamente dopo averla formulata. È però lo step che dà avvio alla richiesta delle pubblicazioni e attesta un impegno reciproco. Inoltre, non prevede la presenza obbligatoria di entrambi i componenti della coppia -può essere effettuata anche con una delega- e non richiede vi siano testimoni. Eppure, rappresenta il primo momento per la coppia in cui le volontà, fino ad allora solo pronunciate, cominciano a concretizzarsi. 

Per effettuare la promessa di matrimonio occorre presentare una documentazione specifica all’Ufficio Matrimoni, alla presenza di un Ufficiale di Stato Civile, che sarà un impiegato comunale o un assessore. Tra i documenti obbligatori vi sono innanzitutto il modulo di richiesta pubblicazioni, corredato di marca da bollo (attenzione, una per comune di residenza, se avete residenze diverse!), la richiesta di pubblicazione del parroco, se si ha optato per il rito religioso, o del ministro di culto, in caso di matrimonio concordatario. A questi si aggiungono le due carte d’identità dei futuri sposi, ma anche il nulla osta e la marca da bollo per la legalizzazione nel caso di cittadini stranieri e la copia integrale dell’atto di matrimonio con sentenza di scioglimento o divorzio, nel caso di seconde nozze.  È, pertanto, buona prassi preparare i documenti con largo anticipo, per garantirne il controllo, e fare in modo di concludere l’iter tra i 6 e i 3 mesi prima della data di matrimonio. Una volta approvata la richiesta, la promessa avrà una durata di 180 giorni. Se il matrimonio non verrà celebrato in questa finestra temporale, la promessa decadrà naturalmente.

Come festeggiare la promessa di matrimonio

Una volta concluso il noioso iter burocratico, bisogna pensare a come renderlo significativo! La promessa rappresenta in realtà quella che in passato era l’antica usanza della richiesta della mano. Un’idea originale è quella, per esempio, di organizzare una festa intima rievocando proprio il momento del fidanzamento. Si può pensare a un aperitivo e brindisi, con i parenti e gli amici più stretti; oppure, in base all’orario, a una merenda con dolci e prodotti di pasticceria. Anche un pranzo di rinfresco con i rispettivi genitori e i famigliari più vicini è un’ottima idea. 

Tuttavia, se siete amanti del galateo, qualunque sia la vostra scelta ci sono alcune tradizioni da rispettare: innanzitutto, il colore della promessa di matrimonio è il verde. Via libera, dunque, ad outfit e allestimenti dalle tonalità green, simbolo di speranza e fortuna per la vita insieme che verrà. Anche i fiori hanno le loro regole. L’usanza vuole che sia lo sposo a regalare un mazzo di rose rosse o bianche alla futura sposa, e che lei contraccambi con un piccolo dono. Anche la suocera ha la sua parte in questo scambio di regali: sarà lei, infatti, a regalare in quest’occasione di orecchini per la cerimonia, o in alternativa un filo di perle o un gioiello di famiglia. Si tratta di un vero e proprio regalo di benvenuto, che fa sentir parte di una nuova famiglia. La promessa di matrimonio, dunque, può essere molto di più di un atto puramente civile; sancisce un passaggio cruciale: da quel momento in poi non si è più solo fidanzati, ma promessi sposi.