Quella delle unioni civili che riguardano le coppie omosessuali è certamente una "questione" che alle soglie del 2015 non è più procrastinabile. E fa sorridere pensare che ancora oggi, sempre alle soglie del "duemilaquindici", si debbano elargire interrogazioni socio-parlamentari e affini, per deliberare e consentire, il suggello sull'Amore. Perché in fondo, di questo si tratta: concedere un beneplacito ad un qualcosa che solitamente, non dovrebbe chiedere il permesso per esistere. Attualmente la situazione che investe migliaia di coppie è alle prese con un "niente di fatto", nonostante le promesse renziane di un civil pact sulla falsariga del modello tedesco, luccichino ancora di imminenza. Riuscirà il nostro Presidente del Consiglio a mantenere viva la fiamma dell'esigenza e a trasformarla nel sacro fuoco del "dato di fatto"? Staremo a vedere… Nel frattempo scoppiano le rivolte per gli annullamenti delle trascrizioni dei matrimoni contratti in altri Stati (molto più civil-addicted di noi evidentemente), come sta accadendo a Bologna ed in molte altre città italiane, ormai in ribellione totale contro i motti molto poco "nomen-omen" del paladino Angelino Alfano. Qualcuno lo avvisi piuttosto, che anche la Destra si è svegliata sul tema, grazie ad uno scatto di mentalità in avanti che diventa epocale: l'amore di due persone, non dipende dai colori politici. Ma va? I gruppi politici sembrano comunque avere un piglio piuttosto "comune" e questo è già qualcosa... che sia giunto il momento che tutti aspettavano? Non resta che attendere la fine dell'anno e forse, forse, qualcosa si muoverà.