C'è una strana diceria relazionale che vorrebbe il nostro fidanzato o marito assumere i panni anche del nostro migliore amico! Certo, col tempo l'amore svanisce e restano le passioni e gli interessi comuni, ciò insomma che potremo spartire anche con uno dei nostri più cari amici. Tuttavia, questa teoria del fidanzato-migliore amico viene abilmente smentita dallo psicologo Rachel Needle, contrario alla commistione tra amicizia ed amore. Egli ha affermato: "Nella nostra società ci è stato insegnato che il nostro partner è anche il nostro migliore amico. Assume, insomma, tanti ruoli diversi. Ma perché egli dovrebbe essere anche un amico? Del resto, noi avevamo una vita separata dalla sua figura prima di incontrare il nostro partner!".

Secondo il Dr. Rachel, infatti, è importantissimo mantenere delle amicizie anche al di fuori del matrimonio. Gli spazi liberi sono importanti per non cadere nella dipendenza affettiva e per mantenere un giusto contatto con noi stessi e con i nostri interessi.

In particolare, un'intesa amicale troppo forte potrebbe inibire le cose in camera da letto e rendere il tutto molto meno eccitante.

Secondo lo psicologo, si può avere un migliore amico al di fuori del matrimonio, di modo che il nostro coniuge ai nostri occhi non assuma un ruolo eccessivamente di conforto.

Del resto, poi, esiste il detto secondo cui l'amore non è bello se non è litigarello, qualcosa che va proprio contro il sinonimo stesso di amicizia. Solitamente i migliori amici vanno d'accordissimo e ciò potrebbe portare ad un tepore nella coppia che va dritto verso la noia e forse verso la rottura. Ovvio poi che ogni coppia è diversa ed ognuna ha creato un proprio equilibrio, quindi i precetti del Dottore potrebbero non essere validi per tutti.

Voi cosa ne pensate?