La crisi si fa sentire sulla spesa degli italiani: nei primi otto mesi del 2014, cinque famiglie su sette hanno provato almeno una volta i discount. Questo dato emerge dal rapporto redatto dal Centro studi di Unimpresa, che ha destato molte preoccupazioni, e a parlarne in primis è stato il presidente dell'associazione di rappresentanza delle piccole e medie imprese, Paolo Longobardi: “Il Paese sta morendo, serve una cura da cavallo. Serve un taglio delle tasse strutturale, il bonus da 80 euro una tantum non ha aiutato la ripresa. Con la legge di stabilità il governo deve dare una scossa all'Italia”. La nostra crisi ormai ha portato l'abbandono dei piccoli negozi (ben -6,5%), ma anche dei supermercati (-21%), mentre i discount (+4,8%) sono in netto rialzo. In questo momento, nei carrelli degli italiani ci sono molti prodotti low cost, partendo da alimenti e bevande passando per prodotti per la casa e anche abbigliamento. Gli italiani vanno sempre più su prodotti scontati, almeno del 30% del loro valore sul listino ufficiale. I primi conti non sono affatto positivi: si parla di quasi 65-70% di incidenza negativa, e contando che già nel 2013 i consumi sono scesi di ben 2,6%, il futuro non pare molto roseo. Longobardi, infine, continua il suo discorso con qualche critica al governo: “avremmo preferito un intervento sull'Irpef strutturale perché altrimenti non è sicuro che ci siano benefici della ripresa. Al governo di Matteo Renzi abbiamo riconosciuto, nei mesi iniziali, un approccio diverso rispetto al passato. Il consenso attorno a questo esecutivo è sembrato importante e forse ora sta per essere sprecato”.